NORDIC PATOLOGIE
Un movimento speciale per persone speciali
Un movimento speciale per persone speciali
Anzi: questo tipo di attività fisica e motoria può rivelarsi particolarmente indicata a tutte quelle persone che sono alla ricerca di un “movimento speciale”.
L’adattabilità del gesto tecnico e le sue potenzialità sulla fisiologia umana rendono la Camminata Nordica ideale per chi soffre, ad esempio, di diabete, Parkinson, problemi cardiaci, Alzheimer (prevenzione), situazioni psicologiche particolari.
Molto interessante è anche il positivo riscontro che si ha di quelle donne che hanno fatto del Nordic la loro filosofia di vita in seguito a problemi oncologici.
Da non sottovalutare è anche l’utilizzo della Camminata con i bastoncini in alcuni tipi di riabilitazione pre o post intervento, così come in alcuni casi di persone con amputazione degli arti.
Per quel che concerne la disabilità intellettiva, il Nordic Walking può diventare non solo un modo di camminare diverso. L’apprendimento della tecnica può favorire un miglioramento della condizione di equilibrio psicofisico. Avvicinarsi a quest’attività può essere una “bacchetta magica” per stare all’aria aperta, stare insieme ed entrare in relazione con se stessi e gli altri.
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Se il bastoncino da Nordic Walking viene utilizzato correttamente, la spinta generata dall’avampiede a terra, attiva la muscolatura dei glutei, dell’addome, del dorso e del petto per trasferirla agli arti superiori. Questo significa che ogni passo può mettere in movimento i muscoli dai piedi alle mani.
Inserire i bastoncini da Nordic Walking nel cammino naturale può generare un aumento della lunghezza del passo e un corretto allineamento della colonna vertebrale. Il movimento a pendolo degli arti superiori permette la distensione della muscolatura del petto con conseguente apertura delle spalle.
Impegnare un numero maggiore di muscoli rispetto al cammino naturale implica una richiesta di energia in più al corpo. Inoltre usare l’attenzione per eseguire un corretto gesto tecnico impegna il cervello. Ecco quindi che al metabolismo non resta che darsi da fare!
Un corretto appoggio del piede, dal tallone all’avampiede, stimola il ritorno venoso.
L’apertura è la chiusura della mano necessaria per generare la spinta a terra, tipica del Nordic Walking, produce lo stesso effetto nell’arto superiori.